novembre 2017: acquaviti di frutta: uno stupore senza fine.

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La serata AEDA-EVDV di novembre, presso la distilleria Roner, ha affrontato ancora una volta il tema delle acquaviti di frutta: questa volta ne abbiamo parlato dal punto di vista tecnico.

Assieme a Helmut e Martin, che ci hanno messo a disposizione la loro esperienza, abbiamo scoperto uno dei segreti per avere prodotti di qualità: la selezione delle frutta ancora “in campo”, la collaborazione con produttori orientati alla qualità, la scelta delle partite migliori e l’assicurarsi che tutte le fasi di raccolta e conservazione della frutta avvengano con la massima attenzione.

Importante è anche la giusta scelta del momento in cui preparare la frutta per la fermentazione (purea), l’accuratezza nella cernita e nella lavorazione, lo scarto delle parti che potrebbero conferire gusti o sentori strani all’acquavite, quali piccioli o, in determinati casi, i semi. “Scontato” il fatto che la fermentazione deve essere rigorosamente e accuratamente seguita non dimenticando che anche la distillazione ed in particolare l’esperienza del distillatore nell’eseguire in modo magistrale i “tagli” della “cotta” gioca la sua parte! In sostanza una buona acquavite di frutta è, permettetendoci la ripetizione, “il frutto” di tutta una serie di operazioni e di cure che iniziano ancora sulla pianta per terminare in bottiglia.

Non è mancata la dovuta visita alla distilleria ma il “piatto forte” è stata la degustazione effettuata con la scheda guida di AEDA-EVDV di rare produzioni limitate e selezionate di 5 acquaviti: una di mele miste, una di pere williams, una di ciliegie, una di prugne per finire con una acquavite di mela invecchiata, stile calvados.

Un’altra serata da archiviare nella conoscenza e degustazione di acquaviti arricchita dall’ entusiasmo e passione di giovani distillatori sempre alla ricerca della qualità.

 

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